La vitiligine è un disturbo della pigmentazione provocato dal malfunzionamento dei melanociti della pelle. Si presenta con le caratteristiche chiazze bianche prive di melanina, della acromia, sulla:

pelle, prevalentemente mani, collo, viso, unghie e le aree del corpo in prossimità delle aperture come occhi, ano e genitali;

membrane mucose;

retina;

capelli.

Non è contagiosa e non è genetica, inoltre non ha sintomi, al massimo si può notare del prurito nei punti dove la melanina sta per andare via.

Vitiligine cure: la dermopigmentazione

La dermopigmentazione è sicuramente un’ottima soluzione per contrastare gli inestetismi della vitiligine. Viene fatta una sorta di tatuaggio dello stesso colore della pelle e in base alla grandezza della macchia si deciderà se utilizzare pigmenti bioassorbibili o permanenti. Il numero di sedute dipenderanno dalle grandezza della superficie da trattare.

Il trattamento può essere effettuato sul viso, sulle ginocchia e sui gomiti, sul dorso delle mani, sui genitali, sul seno e sulle areole.

Prima di effettuare la ripigmentazione dovrà essere fatto un test colore sulla zona interessata e da qui si potranno capire moltissime cose, anche se la vitiligine è in fase attiva o passiva.

Se si trova in fase attiva la dermopigmentazione non potrà essere fatta perché la macchia potrà continuare ad allargarsi creando degli antiestetici bordi bianchi.

La dermopigmentazione non è un sistema risolutivo al 100% ma può aiutare molto psicologicamente chi ne soffre.

Importantissimo è non sottoporsi al sole perché la pelle tende a scurirsi mentre la parte trattata con la dermopigmentazione non subirà cambiamenti di colore. Il consiglio infatti è proprio quello di non sottoporsi il sole e qualora non fosse possibile applicare una protezione solare 50.

 

Infine ricordate che se la parte lesa è molto danneggiata la dermopigmentazione potrebbe non dare l’effetto desiderato.